Nel cuore pulsante del distretto milanese di Brera, area iconica per la sua vocazione artistica e culturale, Studio Arkevo firma un intervento di interior design che si configura come un’autentica opera corale, da cui trae origine il nome Opus — un richiamo diretto al termine latino per “opera”, inteso sia come espressione artistica che come costruzione complessa e armonica. Il progetto nasce dalla volontà di creare non solo uno spazio funzionale, ma un luogo capace di attivare percezioni, evocare atmosfere e generare memoria. L’interior design viene così interpretato come un linguaggio narrativo, dove ogni scelta — dalla palette materica all’articolazione spaziale, dalla luce alle texture — diventa parte di una trama sensoriale più ampia. Materiali, geometrie e corpi illuminanti non sono semplici elementi di finitura, ma attori protagonisti di un racconto immersivo, che accompagna l’ospite lungo un percorso fluido tra percezione e materia.
L’ambiente al piano terra è concepito come uno spazio fluido e magnetico, dominato da una carta da parati scenografica (Mineral Creek Agate di @designersguild) che avvolge il soffitto in una texture onirica sospesa tra minerale e nuvola. Questa superficie continua trasforma la quinta superiore in un paesaggio visivo, amplificato dalla presenza di due strisce led curve e sospese, che fungono sia da elemento illuminotecnico che da landmark urbano, visibile anche dall’esterno. Le pareti laterali sono rivestite con grandi specchi che, oltre a dilatare la percezione spaziale, riflettono la complessità materica dello spazio. Il bancone, in legno cannettato, si impone come elemento centrale, alle cui spalle si sviluppa una bottigliera a griglia geometrica, espressione del dualismo tra solidità strutturale e leggerezza visiva.
Il collegamento tra i due livelli è affidato a una scala scenografica dal forte impatto psichedelico, che marca il passaggio a un linguaggio differente. Il piano interrato si articola attorno a un ampio ambiente centrale, due sale private e una zona ristorante con bancone, in un susseguirsi di spazi connessi da archi eleganti che definiscono la sequenza spaziale. Qui il fil rouge è rappresentato da un motivo floreale che si declina sia nella carta da parati che riveste la parete principale, sia nel velluto di cotone che avvolge il bancone. La texture botanica, con foglie e fiori sfumati in tonalità verdi, introduce una componente tattile e cromatica di grande impatto emotivo. Le volte in mattone a vista, recuperate e valorizzate con una tonalità chiara, conferiscono autenticità e profondità materica allo spazio. La bottigliera, realizzata con mensole a sbalzo su fondali a specchio sfalsati, rappresenta una sofisticata soluzione di arredo su misura che gioca sul contrasto tra pieni e vuoti, trasparenze e riflessi. Le pareti sono tinteggiate da una tenue tonalità in contrasto con il velluto ramato dei divanetti. | Fotografie _ Simone Furiosi | Arredo su misura _ AD Italian Luxury